Direttamente dagli USA il modello d’intervento del PHD dott. Gary Chapman unito
con il nostro modello di intervento sistemico integrato. Un percorso in 5 tappe, più una
conclusiva, in cui sperimentare e sperimentarsi nella sfera della comunicazione e della
relazione di coppia a livello personale e professionale.
Il corso è rivolto a psicologi, psicoterapeuti, counsellors, mediatori, sacerdoti, e figure
professionali che si trovano a confrontarsi con i problemi connessi alla coppia ma anche a
tutti coloro che desiderano imparare una lingua nuova ed efficace per arrivare al cuore di
coloro che amano.
Il corso si articolerà in cinque giornate teorico-esperienziali, più una di supervisione,
riservata esclusivamente agli addetti ai lavori, con esame finale, nell’ottica di una
formazione che armonizza il sapere essere con il saper fare.
Con la partecipazione di professionisti esterni.
Per ulteriori informazioni relative ai corsi
Il processo che va dall’illusione alla delusione, nella dinamica di coppia molto ben riconoscibile, spesso nasce da una difficoltà comunicativa in cui le aspettative vengono disattese non perché non prese in considerazione ma perché non comprese. È una sorta di “Babele relazionale”, in cui ognuno continuando a guardare solo dalla propria prospettiva non incontra mai realmente l’altro che, così, si sente “non visto”, non considerato e non amato.
Cosa significa amare qualcuno e, soprattutto, fargli sentire il nostro amore? Si può immaginare un’ amore diverso da quello a cui siamo abituati? Cosa succede quando, nella coppia, la comunicazione diviene impossibile, quando l’amore “non si comunica”, e come si può intervenire? Sono alcune delle questioni su cui ci interrogheremo insieme in questo percorso teorico-esperienziale che ha lo scopo di formare, chi lavora con le coppie, oltre che le coppie stesse, alla consapevolezza che amare non è un automatismo ma una scelta volontaria.
Decidere di amare qualcuno significa essere disposti ad andare verso l’altro, uscendo da sé, mettersi in scolto, passare da un territorio noto ad uno ignoto, mettersi in gioco, tenere presenti i bisogni dell’altro oltre i propri, compiere uno sforzo ovvero apprendere un altro linguaggio d’amore.
Ogni coppia è una “coppia mista”, metaforicamente i suoi componenti vengono da provenienze differenti (anche quando non sono eclatantemente riconoscibili come razza, religione, lingua, etc.), nel senso che ogni membro della coppia ha un’appartenenza diversa che implica linguaggi, culture, storie e tradizioni diverse.
Non ci si può servire del proprio linguaggio d’amore se il nostro coniuge non lo comprende: se vogliamo che l’altro si senta amato, dobbiamo comunicarglielo nel suo linguaggio d’amore principale.
Solo così si stabilisce una reale relazione d’amore in grado di favorire un processo evolutivo
nei singoli e nella coppia.